ANVEDI COME PARLA ‘STO COLETTA

di TONY DAMASCELLI – Il festival perde spettatori. Dicesi calo ma per il direttore di Rai 1 trattasi di “declivio”.

Coletta Stefano è il capo della prima rete televisiva, ama le parole belle, le frequenta spiazzando gli astanti abituati a un lessico famigliare. A Coletta non piacciono le conduzioni duali, così aveva detto liquidando la Cuccarini per lasciare un uomo solo al comando, Matano Alberto.

Di seguito altre esternazioni da lui pensate e pronunciate:”..Serena Rossi sa tenere il mood familiare, ha il codice giusto per Rai 1…. Morgan? Fa anche rima con il maledettismo che non è solo provocatorio. Il festival? Faremo in modo che sia dal 2 al 6 marzo nella maggiore normalità possibile, con il pubblico tamponato, le giuste distanze, le vaccinazioni avviate. Non è parametrabile invece il fuori Ariston, lì stiamo discutendo con il Comune di Sanremo per sapere come organizzarci. Il festival sarà più essenziale negli ospiti e sull’intrattenimento. Magari ce la facciamo a essere un po’ più brevi”, dal “Corriere della Sera” del 24 dicembre scorso.

Una linea retta, dunque. La conduzione duale è stata ripristinata, per fortuna, con Fiorello, sul pubblico tamponato ne riparleremo, sulle vaccinazioni avviate idem, sulla brevità delle serate mi scappa da ridere o da dormire. Ma sul “declivio” Giuseppe Ungaretti aveva immaginato e scritto tutto in “C’era una volta”.

“Bosco cappuccio
ha un declivio
di velluto verde
come una dolce
poltrona
appisolarmi là
solo
in un caffé remoto
con una luce fievole
come questa
di questa luna”

Buonanotte al Direttore Coletta e buonanotte ai suonatori.

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