ANNUNZIATA&DIBELLA, PEGGIO LE SCUSE DEI FUORIONDA

È chiaro che in queste ore siamo di fronte a ben altri problemi, a ben altri drammi, ma è altrettanto vero che certi comportamenti proprio perché avvenuti in momenti simili assurgono a qualcosa di spaventosamente grave.

Dev’essere chiaro: se ci scandalizziamo per frasi choccanti pronunciate da qualche pseudo imprenditore che ha goduto (fatto vero) per un terremoto, perché così con la ricostruzione “se guadagna…”, lo stesso deve essere per due giornalisti, che non sono due giornalisti qualsiasi, ma due qualificatissimi, riconosciuti e riconoscibili opinionisti o opinion leader che dir si voglia, come Lucia Annunziata e Antonio Di Bella, che al pari di Gigi er Porchettaro, cinico e disincantato, che tutto ha visto e nullo lo impressiona, si lasciano andare a commenti come minimo dissacranti, e uso un eufemismo.

E’ un fuorionda maligno, come ce ne sono tanti, che però vengono chiaramente stigmatizzati se sono pronunciati dalla parte sbagliata (chissà quale sarà…). Durante il collegamento con l’esterno dell’ambasciata russa a Roma, dove era in corso un sit-in di protesta, mentre Enrico Letta esprimeva solidarietà alle «centinaia di migliaia di persone che rappresentano la comunità ucraina in Italia», si è sentita chiaramente la voce di Lucia Annunziata commentare «… centinaia di migliaia di cameriere e badanti… », come se fosse un problema essere camerieri o badanti. E caso mai non bastasse, un divertito Di Bella ha aggiunto «… e amanti». E meno male che ha scelto la strada delle amanti…

Non si è fatta attendere una netta presa di posizione da parte dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti di viale Mazzini, che ha commentato l’accaduto con un duro comunicato: «Uno scivolone inqualificabile, sgradevole, nelle prime ore drammatiche di una guerra che causerà morte, distruzione e dolore. Ci auguriamo che i diretti interessati, Antonio Di Bella neodirettore dell’intrattenimento daytime, Lucia Annunziata tra le giornaliste più autorevoli della nostra azienda, trovino le parole giuste per scusarsi con le donne e gli uomini ucraini e che l’azienda faccia le opportune valutazioni».

E infatti, dopo le critiche, rimbalzate anche e soprattutto sui social, arrivano le scuse di Lucia Annunziata e Antonio Di Bella, che parlano di frasi che «al di là del contesto e delle intenzioni sono suonate inopportune, offensive, e soprattutto un atto di estrema stupidità», di parole «da non pronunciare».

Ma guai a pensare che siano stati beceri, guai a ritenere che la Annunziata e Di Bella abbiano commesso uno sgradevole sfondone. Rivelatore del pensiero della suddetta signora Lucia è la sua lettera aperta: «Ieri nel corso dello speciale Tg3 ho criticato una certa retorica consolatoria che circola in merito a un supposto successo della integrazione della comunità ucraina in Italia, dicendo ‘migliaia di camerieri, cameriere e badanti’. Frasi che al di là del contesto e delle intenzioni sono suonate inopportune, offensive, e soprattutto un atto di estrema stupidità. Un inciampo che un conduttore dovrebbe sempre saper evitare. Me ne scuso, sinceramente. Il lavoro che come trasmissione stiamo facendo da tempo con cura e precisione sulla crisi spero dimostri quanto il nostro impegno nei confronti dell’Ucraina e dei suoi cittadini sia senza alcuna ambiguità al loro fianco».

Capito? Il suo fuorionda andava contestualizzato. Era un’amara constatazione: altro che integrazione, per il nostro Paese gli ucraini sono solo buoni per fare i camerieri e i badanti. Non è stata mancanza di rispetto, ma una difesa bella e buona, un “je accuse” a noi stessi fatta però fuorionda.

Quindi la signora Lucia di cosa si scusa? Perché anziché scusarsi non ha replicato a busto eretto rivendicando il suo pensiero in nome di migliaia di ucraini che nel nostro Paese sono semplicemente sfruttati, perché questo è quello che sta cercando di farci credere? Perché scusarsi, se nei fuorionda va il pensiero più alto e profondo, un attacco duro e puro all’indirizzo del segretario del Pd Enrico Letta, intriso di “retorica consolatoria”?

Così la signora Lucia ci spiazza, non sappiamo più se ascoltare la sua parte meno credibile in diretta o attendere il suo illuminante pensiero nei fuorionda. Forse la cosa migliore è tenere spento il televisore.

 

 

Un pensiero su “ANNUNZIATA&DIBELLA, PEGGIO LE SCUSE DEI FUORIONDA

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. Dott. PIER Augusto Stagi,
    L’età avanza , e di sicuro il rischio del rincoglionimento assume contorni sempre più definiti.
    Si badi, è così per tutti , compreso il sottoscritto .
    Che , forse per un nostalgico ricordo degli studi universitari, ha la simpatica opinione , se si vuole presunzione, di prestare fede alle teorie Lombrosiane . Fatte le debite proporzioni, e le opportune valutazioni, a riguardo dei due pregiatissimi “mezzi busti” non c’è altro da aggiungere .
    Cordialmente.
    Fiorenzo Alessi

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