ANCHE IL TAPIRO DOVREBBE AVERE UN CUORE

Nel mare magnum di problemi legati alle contestazioni no-vax e no-greenpass, alleggeriti dai confronti di Porta a Porta per la poltrona di primo cittadino di Roma e compagnia ballottaggiante, la fine della storia d’amore tra Ambra Angiolini e Massimiliano Allegri è per noi pettegoli assetati di gossip zucchero filato, anche se di dolce c’è ben poco.

Indiscrezioni che circolavano da tempo, ma nelle ultime ore la notizia si è diffusa e ha provocato anche il duro sfogo social della figlia dell’attrice e del cantante Francesco Renga. Il tutto è nato dalla consegna del “Tapiro d’Oro” di “Striscia la Notizia” ad Ambra, gesto che ha fatto infuriare Jolanda. «Oggi la mia mamma ha ricevuto un Tapiro in seguito alla pubblicazione di vari articoli sulla fine della sua relazione – ha scritto Jolanda -, ma il motivo non mi è chiaro. So bene che, in quanto personaggio pubblico, secondo alcuni è giusto che la sua vita, anche quella privata, venga sbandierata ai quattro venti, ma è davvero necessario infierire? Perché venire da lei a Milano? Perché non andare a Torino? Perché si è fidata della persona con cui stava e con cui ha condiviso quattro anni della sua vita?! Anche se, questa persona, alla fine si è rivelata diversa, la colpa è di chi si fida o di chi tradisce la fiducia e tradisce in ogni senso possibile? Cosa c’è di riprovevole o “perdente” nel fidarsi e nell’amare? Quando si gioca, si sta al gioco, sono d’accordo, ma questo non mi sembra il caso. E ditemi quello che volete, che sono pesante, che non so scherzare, che faccio questioni su problemi inesistenti, che i problemi veri sono altri, ma a me non fa ridere. La sofferenza delle altre persone non mi diverte. E sì, mi sento di dirlo perché c’è di mezzo la mia mamma, ma lo penso a prescindere».

Jolanda non trova nulla da ridere e, effettivamente, c’è poco da ridere. La fine di un amore non sarà la fine del mondo per noi, ma per chi è stato tradito, per chi si trova a dover fare i conti con un amore negato non è chiaramente una gita di piacere. Chi siamo noi e, soprattutto, chi è Antonio Ricci per decidere che Ambra possa essere presa di mira, per la serie: cornuta e mazziata. Ha ragione la giovane figlia di Ambra nel domandarsi e chiedere a tutti noi: cosa c’è di tanto riprovevole nel fidarsi nell’amare.

Non le scopre certamente Ricci le dinamiche della mente umana e di cosa fa ridere o no. Basta vedere cadere una persona per strada e prima ancora di proiettarsi nel soccorrerla alla stragrande maggioranza degli uomini – di qualsiasi genere o tipo – scappa da ridere. Certo, può essere umano. Però il tapiro, questa volta, il solerte Valerio Staffelli poteva portarselo a casa lui o tutt’al più consegnarlo direttamente a quell’illuminata anima bella di Antonio Ricci, al quale auguriamo ogni bene. E se così fosse, forse a qualcuno scapperà da ridere.

Un pensiero su “ANCHE IL TAPIRO DOVREBBE AVERE UN CUORE

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. Dott. Pier Augusto Stagi,
    Trovo perfino moderate, ed oltremodo educate, le parole della figlia della sig.ra Ambra Angiolini.
    Soprattutto sono chiari i concetti che esprime . Anche se non…di moda , od in grado di “ fare notizia” o di essere d’interesse per trasmissioni che definire “ spazzatura” è un’offesa per l’immondizia. Non è questione solo “gossippara “ , così declassando ciò che comunemente sono sentimenti , od almeno stati d’animo che meriterebbero non solo discrezione e riservatezza , ma anche rispetto. Ormai parole desuete, così come amore e fiducia . Termini travisati e camuffati , quasi fossero parole interpretabili. È desolante , e non solo deprecabile, speculare su quelli che , almeno un tempo , avevano il nome di “affetti” .
    Chi lo fa , sapendo bene di volerlo fare, è la dimostrazione ( l’ennesima, purtroppo) di come il cervello sia un optional. Altroché tapiro…
    Cordialmente.
    Fiorenzo Alessi

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