ALLA GUERRA DI CAPODANNO

Non ci è scappato il morto, neanche uno (non per i botti, almeno), sarebbe già un successone, ma c’è poco di cui rallegrarsi. Anche questo Capodanno, il bollettino meticolosamente stilato dalle prime ore del 1° gennaio 2025 parla di numeri da record: il numero dei feriti (309, dei quali 90 minorenni, 69 ricoverati, 34 gravi, 2 con la mano amputata), messo assieme dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, è il più alto degli ultimi 10 anni.

Sempre generosa la Campania in queste speciali classifiche: ha contribuito con ben 36 feriti, dei quali 8 minorenni e 5 sotto i 12 anni. Buon secondo posto della Puglia, poi via via tutte le altre.

Ho personalmente assistito a Milano a raffiche iniziate nel primo pomeriggio e proseguite fino a tarda notte, scatole appoggiate in mezzo alla strada e gli eroi che accendevano le micce con gli accendini, chinati con il volto esattamente sopra l’ordigno.

Una chiamata all’ambulanza non è mancata in nessuna regione italiana, ma non è andata bene alle pompe funebri che hanno dovuto occuparsi d’altro: il morto ammazzato di Rimini, i deceduti per cause naturali… Niente in confronto alla Germania, che ha contato 5 deceduti causa fuochi d’artificio (e la Polizia chiarisce trattarsi di un bilancio provvisorio): 2 ventenni, 2 di mezza età e una quinta vittima maschile. Sembrerebbe che le donne se li guardino dalla finestra e dal balcone, ma non vogliano avere a che fare con questa abitudine kamikaze.

Oltre a volontari, infermieri e lettighieri, sono i Vigili del Fuoco la categoria cui i dinamitardi hanno rotto più le scatole la notte di San Silvestro: 882 interventi in Italia, 179 in più dell’anno scorso. Qui vince la Lombardia, personalmente non avevo dubbi: 142, con ampio margine su Emilia Romagna 109, Veneto e Trentino Alto Adige 103, Campania 99, Lazio 70, Toscana 70, Piemonte 65, Liguria 61, Puglia 40, Friuli 38 Venezia Giulia 38, Marche 26, Sicilia 25, Calabria 13, Umbria 8, Abruzzo 7, Basilicata 3, Molise 3, nessuno in Sardegna (a loro bastano e avanzano gli incendi estivi).

Rimane da dire del dramma degli animali: secondo Aidaa – associazione italiana difesa animali e ambiente – sarebbero centinaia gli animali domestici uccisi o fuggiti a causa dei botti: “Anche in questo Capodanno sembra delinearsi una strage in particolare di cani e gatti, ma anche volatili, dovuta ai botti della notte di San Silvestro”, recita una nota che parla di diverse centinaia di vittime.

La bestia più famosa di questo inizio 2025 è comunque il killer di New Orleans, terrorista o fuori di testa cambia poco. Si è lanciato sulla folla a bordo di un pickup e ha terminato di sterminare a colpi di arma da fuoco 10 persone, ferendone più di 30.

Mentre Polizia e Fbi cercano di stabilire se sia un terrorista o un pazzo, se sia ancora vivo o no, dobbiamo pregare afflitti perché raggiunto il quarto di secolo del nuovo millennio, l’umanità non ha ancora raggiunto l’elevata cultura animale nel difendere il proprio habitat e uccidere solo per fame. Neppure stavolta. Buon anno di cuore a tutti i lettori di @ltroPensiero.netPubblicità

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