ALBORETO IS NOTHING: L’ITALIA IMMUTABILE CHE PIAZZA L’ELICOTTERO IN QUOTA PER UNA SCIATA

Che dici, facciamo una pausa? Dai, andiamo, andiamo a sciare, poi nel pomeriggio torniamo. Abbiamo quelle riunioni, ma torniamo in tempo, te lo assicuro. Alboreto is nothing, diceva Guido Nicheli, il Dogui dei cinepanettoni che hanno segnato l’epoca d’oro di questa fauna.

Non so se dalle parti di Giorgio Oliva le cose funzionino in questo modo, ma me le immagino così. Le parti di Giorgio Oliva sono la Lombardia, il Bresciano nella fattispecie, dove il denaro è una divinità, al punto che il tempo si misura in euro e non in ore, minuti, secondi. Giorgio Oliva ha 65 anni ed è presidente del gruppo siderurgico Iro (Industrie riunite odolesi), ha a che fare con varie altre aziende del fondovalle e ha qualche ossessione, così pare almeno: il tempo e il denaro, che per lui coincidono, sciare e gli elicotteri.

L’importante non è esagerare, ma fare in fretta, perché non c’è tempo da perdere, e allora se vogliamo farla questa sciata facciamola, ma di mettersi in macchina, fare le code per tutto quanto non se ne parla.

Pochi giorni fa i carabinieri notano un elicottero nei cieli sopra Madonna di Campiglio, come un avvoltoio la prende larga ma poi restringe il campo, punta deciso le piste da sci e infatti proprio a favore di discesa va a posarsi. I carabinieri raggiungono il velivolo e chi compare? Ma il Giorgio Oliva, chi altrimenti? «Non ho l’autorizzazione per l’atterraggio», dichiara. E a verbale la motivazione sta nel lavoro, negli impegni, l’ha fatto «per risparmiare tempo».

Giorgio Oliva lo aveva già fatto, nel 2020. In fregola per farsi una sciata e per non perdere tempo, si mise alla guida di un elicottero e assieme all’amico e manager della IRO Alfredo Buda atterrò dalle parti di Cervinia. Dopo una giornata sulle nevi, scansate file e seccature da comuni mortali, ripartiva, ma la sciagura era dietro l’angolo. Le condizioni meteorologiche avverse contribuirono a fare precipitare l’elicottero sul massiccio del Monte Rosa: l’amico perse la vita, lui se la cavò e venne condannato a una pena di otto mesi (con sospensione condizionale della pena) per omicidio colposo, poiché non sussistevano le condizioni per volare in sicurezza.

Questa volta, a Madonna di Campiglio pochi giorni fa, il fio è pecuniario, giusto un paio di migliaia di euro, per lui una mancia a Portofino, perché la legge vieta di atterrare sopra i 1600 metri.

Non so se la tragedia di cinque anni fa abbia lasciato segni profondi in Giorgio Oliva, immagino che così sia, ma la legge è morbida e molto tollerante nei suoi confronti, allora come ora, e parlo delle sanzioni come della considerazione che l’uomo comune debba avere nei confronti di Giorgio Oliva.

Dopo aver ricevuto la multa, decisamente poco salata, il nostro eroe è risalito sull’elicottero ed è ripartito verso Brescia, libero e indifferente e sprezzante verso l’uomo comune che fa la fila, l’uomo comune che per vedere duemila euro ha bisogno di lavorare un mese e mezzo.

Lui, Giorgio Oliva, gioca a fare il semidio, e la sua esagerazione mette a nudo in realtà quello che ognuno di noi vive ogni giorno: l’imperativo è risparmiare tempo, l’incontro online per risparmiare tempo, risparmiare tempo per fare di più, lavorare di più, guadagnare di più. Dove ci sono i soldi veri poi, si aggiunge la sfrontatezza di credersi onnipotenti.

E allora cosa vuoi che siano duemila euro per farsi una sciata?

Giorgio Oliva fa il semidio e io se potessi lo cancellerei dalle cronache italiane, meticolosamente con una gomma, ma tutto questo tempo risparmiato vale ben più del denaro che porta. Per tutti.Pubblicità

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *