AGRIGENTO RICERCA I TOMBINI: E’ L’ANNO DELLA CULTURA, NON DELL’INTELLIGENZA

Ti asfalto! E c’è d’aver paura, perché è una minaccia, oltre che un modo di dire. Ti asfalto se non ti levi, se non ti togli di torno, se non smammi alla svelta, se non te ne vai dalla mia vista e via così di minaccia in minaccia, anche se oggi abbiamo scoperto che c’è d’aver paura solo e soltanto se provano a prendersi cura delle nostre strade. Un tempo era sufficiente il passaggio del Giro d’Italia per rifare strade, rotonde e aiuole. Oggi è necessario che si muova il Presidente della Repubblica e non è un modo di dire.

È di questi giorni la notizia della visita del nostro capo dello Stato Sergio Mattarella ad Agrigento, Città della cultura 2024, e dell’esigenza di mettere in ordine le strade prima che il Presidente si palesi e le percorra a bordo della sua auto presidenziale. Come al solito, arrivano all’ultimo momento. L’ordine è perentorio: che si riasfaltino le strade! E loro, i solerti operai, si mettono all’opera: il giorno prima della visita di Mattarella, rifanno il manto stradale. Piccolo particolare: gettano il bitume e nascondono tutti i tombini. Ora, a evento avvenuto, è necessario rinvenirli, ricorrendo addirittura al metal detector.

L’intervento urgente era stato chiesto dal sindaco Franco Micciché pochi giorni prima della cerimonia inaugurale. Il governo regionale aveva stanziato per l’operazione flash la cifra di 510 mila euro. Due giorni dopo la cerimonia, gli operai si sono dovuti dare da fare per mettersi alla ricerca dei tombini perduti, incredibilmente finiti sotto una coltre di bitume: man mano che venivano individuati ecco che i solerti operai procedevano a picconare e a frantumare nuovamente tutto, riportando alla luce i tombini e lasciando le strade come groviera.

Il comune sentire è che per svolgere certi lavori non è poi così importante avere un briciolo di conoscenza, tanto meno aver letto un libro. E dire che Agrigento è stata elevata quest’anno a Città della cultura: per il festival dell’intelligenza si può aspettare tranquillamente il prossimo bando.Pubblicità

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