ABBIAMO SALVATO ALMENO MISS ITALIA

di LUCA SERAFINI – Me lo ha detto un amico che ci ha pure scherzato su, invece io mi sono intristito e arrabbiato con lui perché non ne ho trovata traccia sui quotidiani e nei telegiornali in queste ore.

Forse mi è sfuggita, per carità, comunque la notizia è che è stata eletta Miss Italia 2020, la sera del 14. Non a Salsomaggiore in settembre, ma a Roma in dicembre. Non in diretta tv, ma sui canali social. Non dopo ripetute sfilate anche in bikini, ma solo dopo un paio di uscite, tra l’altro con poca distanza tra conduttori e ragazzi e senza mascherine. Dettagli: tutti avranno fatto il tampone.

La cosa importante è che nel grigio silenzio di questi mesi vuoti, qualche macchina non si ferma: sia pure dietro le quinte dello share, sia pure liberati (ma impoveriti…) dagli indici d’ascolto azzerati, gli organizzatori hanno messo insieme gli sponsor e hanno assegnato il titolo anche in questo maledetto anno apocalittico.

Lo trovo un fatto positivo, incoraggiante: qualcosa e qualcuno si dibattono per avere vita e luce, non ha nessuna importanza se sia una partita di calcio o un titolo di Miss (che in qualche modo fa parte della storia del nostro Paese).

Qualsiasi cosa si muova in questo piatto vuoto e muto che è diventato il pianeta contagiato, mi dà speranza. Certo che il caffè nel bicchierino di carta, da soli sul marciapiede, non è la stessa cosa. Certo che i saluti con i gomiti e senza abbracci diventano cenni meccanici senza affetto. Certo che chissenefrega del pallone e delle tette delle miss (che neppure abbiamo potuto ammirare, se non adesso in fotografia o in streaming differito), ma insomma aggrappiamoci per carità a qualsiasi cosa abbia respiro. Abbia un minimo sapore della normalità perduta.

Non prendiamo sottogamba quello che va avanti, salvo naturalmente eccezioni tipo “Grande Fratello”, di cui si può fare serenamente a meno sia in salute che in pandemia. Godiamoci tutto ciò che non siano pagine e pagine di “politica” (di baruffe da cortile, più che altro) su quotidiani e tg, che non sia il sorriso falso ed ebete di Alfonso Signorini. Che non siano virologi e commercianti. Ci hanno privato del superfluo e in molti casi anche del necessario… Ognuno decida a che posto mettere pallone e ragazze, ma un posticino glielo trovi comunque.

A proposito, la vincitrice è stata Martina Sambucini, laziale di Marino, 19 anni, lunghi capelli castani e occhi verdi. Quasi me ne dimenticavo. I presentatori erano Alessandro Greco e Margherita Praticò. Dettagli. L’importante è avere Miss Italia anche nel 2020. Quasi ce ne dimenticavamo.

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