8,7 MILIARDI NON SONO BASTATI A PARIGI PER EVITARE MEDAGLIE DA SCHIFO

Con la società dilettantistica milanese ACD Macallesi 1927, una delle più antiche d’Italia, dove è cresciuto Walter Zenga e Luciano Spalletti aveva iscritto la figlia, organizziamo da 14 anni il trofeo giovanile “Maurizio Mosca” in memoria del grande giornalista, mio maestro e amico. Partecipano decine di società rigorosamente dilettantistiche con le loro squadre maschili e femminili, sono centinaia di piccoli atleti ai quali (oltre alle coppe destinate a chi vince e a varie targhe di ringraziamento) vengono distribuite medaglie per la sola partecipazione. Nessuno di loro conclude la manifestazione senza una medaglia al collo, indipendentemente dal piazzamento del loro team.

Conservo anche io targhe e medaglie che la Macallesi mi ha dedicato in questi lustri, esposte su un mobile all’ingresso senza teche: vanno solo rispolverate di tanto in tanto e sono naturalmente in splendide condizioni, anche quelle del primo anno (2011).

Ebbene, sono più fortunato degli atleti che alle Olimpiadi 2024 di Parigi si sono classificati terzi, vincendo il bronzo: le loro medaglie sono già tutte rovinate, ammaccate, scolorite. Molti di loro hanno provato a sostituirle ordinandone copia su Internet (“Ma ci hanno mandato dei giocattoli…”), alcuni hanno chiesto duplicati al Coni, altri ancora le hanno restituite furibondi, qualcuno infine le ha chiuse in teche di vari materiali che però non hanno frenato il degrado.

Sembrerebbe che il problema sia dovuto all’impossibilità di usare il triossido di cromo per la sua tossicità, nel mix di rame, zinco e stagno. Avvelenarsi nuotando nella Senna era plausibile, evitare i rischi per una medaglia di bronzo… pure.

La Macallesi (17 squadre tra maschili e femminili), come potete facilmente intuire, tiene faticosamente i conti della serva ogni giorno tra iscrizioni, piccolissimi sponsor, spese di manutenzione, acqua luce e gas, compensi più o meno simbolici allo staff. Organizza campus estivi e qualche manifestazione accessoria, cene per lo più, per raggranellare quel che serve. E’ la vita di ogni società dilettantistica, tante ore di lavoro settimanali 12 mesi l’anno per pochissimi spiccioli e una contabilità al pelo. La Macallesi non lesina però quando è il momento di commissionare trofei.

I Giochi in Francia sono costati 8,7 miliardi di dollari, il 146% in più rispetto al preventivo: forse un paio dollari in più al chimico e al manufattore delle medaglie potevano essere inseriti nel budget.Pubblicità

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